Sono un riconvertito alla Chiesa cattolica dal 2005, da quando c'è papa Benedetto perchè lo ritengo davvero un saggio e grande pastore. Ho 42 anni e dopo aver partecipato alle prime GmG degli anni '80, alla fine mi sono allontanato dalla Chiesa perchè non ci capivo più nulla. Sembrava che tutte le religioni fosse uguali e che non c'era più bisogno di convertirsi alla Chiesa.
Sto leggendo con interesse questi articoli, e forse sto cominciando anche a fare ordine ai tanti dubbi che ancora vivo nella fede dottrinale e sono contento che l'insegnamento di Ratzinger sta alla base di questo blog, o sbaglio?
Insomma, dove stava andando la Chiesa fra gli anni '80 e il 2000 e dove ci sta rindirizzando oggi?
Grazie se potrete rispondermi.
Francesco
Libro degli ospiti
cattolico confuso
Data: 07.01.2013 | Autore: Francesco - dall'Umbria
R: cattolico confuso
Data: 07.01.2013 | Autore: Lo Staff del Blog
Gentile Francesco,
il suo interrogativo ci accomuna, potremmo dire "mal comune mezzo gaudio", ma preferiamo ricordare le parole di San Paolo: "se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte. " (1 Corinzi 12,26-27), perciò, una volta ricevuto il Battesimo, vuoi per responsabilità nostra, vuoi per responsabilità di altri, siamo legati uno all'altro e noi vantiamo con giubilo la Comunione dei Santi.
I dubbi che nutre ci coinvolgono un pò tutti, ma sappiamo anche che rimanendo con Pietro non sbaglieremo. Anzi raccomandiamo a lei e agli altri amici lettori, di visionare la nuova Homepage che abbiamo caricato.
Dove stava andando la Chiesa? Il Papa Paolo VI ce lo racconta in molte udienze e nelle Encicliche, specialmente la Humanae Vitae, e ce lo racconta la politica del nostro Paese e il naufragio avvenuto con la legge sull'aborto e il divorzio, quante membra della Chiesa sono impazzite rincorrendo le mode dei tempi! Laici e Clero, specialmente Pastori furono come ubriacati e si inventarono lo "spirito" del Concilio, oggi fortemente condannato da Papa Benedetto XVI, sono i catto-comunisti, i catto-progressisti, quel potere clericale che disconosciamo e a causa del quale, chi più chi meno, molte membra ne subirono e ne subiscono ancora i contraccolpi.
Effettivamente con questo Pontificato sembra che la Barca di Pietro stia tentando di uscire fuori della tempesta, e siamo fiduciosi.
La questione da lei trattata, comunque, ci darà modo di preparare un articolo perchè l'argomento lo merita.
La ringraziamo e la raccomandiamo in una preghiera reciproca.
Non si lasci scoraggiare, cerchi ambienti anche di stampo tradizionale, magari anche con la Messa nella forma antica, e perseveri nella sana dottrina, si aiuti con il Catechismo e non dia scolto ai sacerdoti modernisti, non ascolti chi le pone dottrine contrarie a quelle insegnate dalla Chiesa ufficiale.
Preghi molto, offrendo le sue sofferenze al Cuore Immacolato di Maria.
Lo Staff del Blog.
R: R: cattolico confuso
Data: 10.01.2013 | Autore: Francesco - dall'Umbria
Vi ringrazio per aver trovato del tempo per rispondermi.
Certo che stare con la Chiesa è davvero difficile, ma sono diventato consapevole che che senza la Chiesa il mondo non avrebbe potuto esistere, quel Dio che ci aveva parlato doveva fare qualcosa per maniferstarsi e l'ha fatto. Infatti io penso che se Gesù non c'era qualcuno lo avrebbe inventato come lo inventano quelli che poi si allontanano dalla Chiesa, come è accaduto anche per me, alla fine ci si inventa un dio quando con le scuse più strane si finisce per rigettare il Dio vivo e vero. Grazie ancora, vi continuerò a leggere e se mi verranno altre domande ve le farò.
Teologo cattolico contro la messa tridentina.
Data: 04.01.2013 | Autore: Andrea Filippeschi
Vorrei porle questa esternazione di Severino Dianich sulla messa tridentina: "cos'hanno in testa questi qui che vanno alla messa tridentina? andare ad una messa che tratta con la stessa devozione il Santissimo e le scarpe del Vescovo è un'assurdità!". Grazie e arrivederci. Andrea da Pistoia.
R: Teologo cattolico contro la messa tridentina.
Data: 04.01.2013 | Autore: Lo Staff del Blog
Gentile Andrea,
l'acuta osservazione di Padre Severino Dianich possiamo accettarla (ma non contro la Messa e in questo caso nella forma antica) all'interno di quel "potere clericale" che "baciava" le scarpe del Vescovo perchè lo si vedeva come un uomo di potere e non come Pastore. Ce lo dicono i Santi, specialmente san Francesco d'Assisi il quale venerava le mani dei sacerdoti con il bacio santo e si inginocchiava davanti al Vescovo perchè in lui vedeva davvero l'autorità del Cristo e non di un uomo di potere.
Non pochi santi, pensiamo specialmente a sant'Alfonso M. de Liguori, che tanto hanno scritto sulla venerazione corretta e sull'adorazione dovuta al Santissimo, ci rammentano la corretta disposizione che si deve avere: venerare l'autorità del Vescovo non è indice di equiparazione all'adorazione che si deve a Dio solo.
Come si può, allora, condannare le intenzioni dei cuori di quanti, andando alla Messa antica trovandosi davanti ad un Vescovo si chinassero per venerare nella sua persona l'autorità sacra che riveste?
Se Padre Dianich con questa frase vuole denunciare gli abusi, allora ha ragione e ci uniamo a lui. Ma se le sue intenzioni vogliono colpire la Messa antica, allora il suo pensiero è altrettanto deploverole quanto i gesti compiuti con cattivi pensieri e con abbondanza di abusi nei confronti dell'autorità la quale deve essere venerata nel ruolo che ricopre e mai adorata, né vezzeggiata o alimentata in quel potere umano che diventa soggezzione, sottomissione.
Quando una esternazione vuole correggere un abuso, ben venga, ma quando questa vorrebbe imporsi per giustificare l'odio verso la Messa nella forma antica, allora ci troviamo davanti al monito di Cristo: può un cieco guidare un altro cieco?
Infine: quando un teologo cattolico si pone contro la Messa antica, si mette automaticamente anche contro il Pontefice che, più teologo di lui, ha dato a questa forma piena e libera cittadinanza, ed è il garante del Rito.
La ringraziamo per la domanda e auguriamo a Lei e a tutti una Santa Epifania di Nostro Signore Gesù Cristo.
Lo Staff del Blog.
P.S.
Non è meno deplorevole il fatto che, nella Messa moderna, sfrattato il Santissimo Sacramento dall'Altare e dal centro del Presbiterio, vi sia stata collocata la poltrona del Vescovo. Le Norme vietano una simile posizione, eppure questo avviene, e Padre Dianich non sembra aver detto nulla su questo scempio che non è da meno del "bacio" alla scarpa del Vescovo.
R: R: Teologo cattolico contro la messa tridentina.
Data: 05.01.2013 | Autore: Andrea Filippeschi
Un altro intervento del teologo Dianich: "il tradizionalismo e la voglia di messa tridentina rispecchiano la visione individualista della società odierna. Non vi è un rito che unisce la Chiesa come "comunione di fedeli" ma un rito che divide gli individui nei gusti e nelle scelte "egiustiche" all'io speriamo che me la cavi".
R: R: R: Teologo cattolico contro la messa tridentina.
Data: 06.01.2013 | Autore: Lo Staff del Blog
Gentile Andrea,
vale il detto che una rondine non fa primavera, così la voce di questi teologi, quando si dissociano dalle decisioni prese dal Pontefice e firmate infallibilmente attraverso un Documento imponente quale è un Motu Proprio, restano voli isolati. Recano dolore e fastidio, sono la vera zizzania che non possiamo estirpare ma con la quale Nostro Signore ci impone una sorta di convivenza per evitare di gettare il bambino con l'acqua sporca.
Quanto al rito e forme, Padre Dianich commette l'errore di molti, parla di rito, mentre il Pontefice nel Summorum Pontificum ha chiarito che parliamo di un unico rito espresso in due forme diverse, e la forma ordinaria corretta è quella che celebra il Pontefice, non quella arricchita di vero individualismo, protagonismo, spettacolo e che ci viene imposta in molte parrocchie e fin anche dalle celebrazioni creative di non pochi Vescovi.
Non il rito (parliamo di quello legittimo e valido), ma le diverse forme creative dividono i gruppi e le comunità. E' triste che uno che si spaccia per teologo non ha ancora compreso la differenza.
Cordiali saluti,
lo Staff del Blog.
R: Teologo cattolico contro la messa tridentina.
Data: 18.01.2013 | Autore: catholicpride
Gen.le Andrea,
conosco bene il "problema Dianich", poiché faccio parte della diocesi pisana, diocesi in cui Dianich è direttore spirituale del seminario.
Magari Dianich fosso solamente contro la messa tridentina! Il problema è molto più ampio: il suo concetto di sacerdozio ministeriale è totalmente errato. Per lui al centro della vita sacerdotale non c'è l'Eucarestia, ma l'annunzio della "Parola". Il sacerdote è colui che, semplicemente, annuncia la "Parola". Metto "Parola" tra virgolette perché non intende "Parola" come Logos divino, ma semplicemente come messaggio religioso.
Il Verbo si fece carne, non carta. Se varamente il sacerdote vuole annunciare la Parola di Dio, deve tornare all'Eucarestia necessariamente, perché c'è la presenza reale, in carne, anche se nelle specie del pane, della Parola (Verbo).
Il sacerdote cattolico non può essere un mero annunciatore di messaggi religiosi, ma un intermediaro fra Dio e gli uomini, sul modello di Gesù Cristo - unico intermediario fra Dio e l'umanità - di cui sono ministri.
Per me è un'assurdità dare le spalle al Santissimo Sacramento, come si fa nella "messa Bugnini", tanto amata da Dianich, definita dallo stesso "gioisa fraternità".
clero o sacerdoti?
Data: 04.01.2013 | Autore: Cattolico DOC
Mi compiaccio di questo blog perchè finalmente si tenta di chiarire la differenza che c'è fra clero e il sacerdote. Gesù non ha fondato una classe sacerdotale, ne volle imitare quella casta del Levitico. Lui è Sacerdote unico ed eterno che ha trasferito questo potere sacro ai suoi. Così mentre è corretto parlare di sacerdoti, presbiteri, Ordine Sacro, non è più corretto parlare di clero fine a se stesso, come di una casta a parte. Questo intendeva chiarire lo stesso Rosmini nella prima piaga descritta anche da voi nell'articolo.
Il potere clericale è sempre stato una spina per la Chiesa e per i Papi santi. Oggi vediamo questo potere perverso in quei sacerdoti che impongono la loro visione modernista di Chiesa, per questo odiano il Pontefice, specialmente Benedetto XVI.
Luciano da Roma
R: clero o sacerdoti?
Data: 05.01.2013 | Autore: Lo Staff del Blog
Clero o Sacerdoti?
Gran bella domanda, gentile Luciano!
Ottima idea per un articolo che potremmo realizzare in futuro.
Ovviamente non è scorretto l'uso del termine Clero, ma senza dubbio "sacerdote" è più fedele all'istituzione del Cristo.
Cordiali saluti,
lo Staff del Blog.