R: la libertà di essere laici

Data: 02.01.2013 | Autore: Lo Staff del Blog

Egregio Antonio F. - risorgimentale -,
perché non avremmo dovuto pubblicare il suo messaggio?
Innanzi tutto l'inserimento dei messaggi - Libro degli ospiti - è libero, chiunque può lasciare la sua critica, un saluto, un contributo, non se la prenderà se venissero censurate le bestemmie e le offese dirette alle persone vero?
Lei sopporterebbe l'uso di un linguaggio offensivo nei confronti di sua Madre? Immaginiamo di no!
Così verrebbero da noi censurate solo le offese, per il resto siamo sempre grati alle critiche costruttive, alle domande, alle condivisioni, persino ai suggerimenti.
Il suo messaggio è per la verità molto interessante, utile allo scopo del Blog, utile per comprendere l'inquietudine che agita i suoi pensieri. Tuttavia meriterebbe davvero di ricevere risposte attraverso articoli dettagliati che non escludiamo potranno essere svolti in futuro, grazie proprio alle sue mirate osservazioni.
Al momento ci sovviene di consigliarle la lettura dell'articolo: Le cinque piaghe nella Chiesa, del beato Rosmini, siamo sicuri che quella "dea della ragione" a cui ha fatto cenno, l'aiuterà nella comprensione.
Il fatto che lei abbia precisato di non essere un ateo, non la fa diventare un autentico credente! Credere in un dio fatto a nostra immagine, riflesso della nostra "dea ragione", illuminato da una luce umana come lei sagacemente sottolinea, è infatti assai più facile e più conveniente che credere in un Dio che si fa carne, istituisce una Chiesa, raccomanda la necessità di fare propri i Dieci Comandamenti, e che ci rammenta semmai che noi siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio, non il contrario.
Sarebbe troppo lungo entrare ora nei dettagli, ma non è escluso che il suo contributo diventi occasione per alcuni articoli come accennato sopra, specialmente sul significato di essere laici.
Ci preme invece sottolineare l'errore che lei fa sul Crocefisso, definendo la dottrina della sofferenza come un insignificante ed improduttivo masochismo. Naturalmente lei è libero di credere quel che preferisce, ma così denota una insufficiente preparazione e conoscenza della materia. A meno che lei non abbia subito gravi torti e gravi sofferenze a tal punto da rifiutare il Crocefisso.
In entrambi i casi non le facciamo un rimprovero, ma solo un invito ad approfondire maggiormente l'argomento, se davvero questo Crocefisso suscita in lei una reazione simile.
Non mischi infine i peccati delle membra nella Chiesa con la santità della Chiesa in qualità di Sposa e Madre! Ne risentirebbe proprio quella "ragione" che intende difendere.
Il vero Cattolico non è tale perché perfetto, senza peccato, al contrario sentiamo e sappiamo di essere peccatori, deboli, malati e bisognosi del Medico: la Chiesa è per noi, in tal senso, come la Casa di Cura è per il degente; vi troviamo le medicine (=Sacramenti), cura e assistenza (=Sacerdoti), e beneficiamo della presenza e delle attenzioni del Medico in persona (=Gesù Cristo).
Limitatamente alle debolezze umane accadono gli inconvenienti, in alcuni casi parliamo di "mala-sanità", di insufficienza da parte degli infermieri, e così via. In questo caso la colpa non è della Casa, della Chiesa o del Papa o perfino di Dio.
Non pretendiamo di aver risolto, in queste poche righe, le necessarie risposte alle sue osservazioni, ma ci auguriamo che queste possano suscitare in lei l'interesse a leggere i nostri articoli e ad approfondire gli argomenti che tratteremo.
Ringraziamo per il suo contributo e ricambiamo l'augurio di ogni bene perché anche noi non vogliamo affatto il suo male.
Buon Anno dallo Staff del Blog.

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