R: R: R: Teologo cattolico contro la messa tridentina.

Data: 06.01.2013 | Autore: Lo Staff del Blog

Gentile Andrea,
vale il detto che una rondine non fa primavera, così la voce di questi teologi, quando si dissociano dalle decisioni prese dal Pontefice e firmate infallibilmente attraverso un Documento imponente quale è un Motu Proprio, restano voli isolati. Recano dolore e fastidio, sono la vera zizzania che non possiamo estirpare ma con la quale Nostro Signore ci impone una sorta di convivenza per evitare di gettare il bambino con l'acqua sporca.
Quanto al rito e forme, Padre Dianich commette l'errore di molti, parla di rito, mentre il Pontefice nel Summorum Pontificum ha chiarito che parliamo di un unico rito espresso in due forme diverse, e la forma ordinaria corretta è quella che celebra il Pontefice, non quella arricchita di vero individualismo, protagonismo, spettacolo e che ci viene imposta in molte parrocchie e fin anche dalle celebrazioni creative di non pochi Vescovi.
Non il rito (parliamo di quello legittimo e valido), ma le diverse forme creative dividono i gruppi e le comunità. E' triste che uno che si spaccia per teologo non ha ancora compreso la differenza.
Cordiali saluti,
lo Staff del Blog.

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