R: Un ateo in cerca della verità

Data: 15.01.2013 | Autore: Lo Staff del Blog

Gentile Giancarlo,
nel suo breve messaggio troviamo molti argomenti diversi e ricchi spunti per futuri articoli, perciò nel ringraziarla della sua simpatia, la invitiamo a seguire la lettura del Blog.
In questo breve spazio vediamo di darle un aiuto più diretto.
Lei espone non uno, ma mille problemi, in più ciò che chiede non deve chiederlo a noi, ma a quel Dio (la preghiamo di iniziare la sua ricerca nello scrivere in maiuscolo quando si parla di Lui) che a quanto pare e nonostante il suo abbandono, continua a chiamarla. E' opera Sua quel "non so chè" che lei avverte, non abbandoni anche questo.
Come si fa a credere oggi? Spiegarlo non è difficile, la difficoltà sta nella applicazione. Vede, nei Dieci Comandamenti lei trova un Dio che parla e che ci ha affidato in queste Dieci Parole la chiave per regolamentare le nostre vite e vivere davvero in una società felice e ordinata. Se lei va da un medico il quale le da una cura per una patologia specifica, lei seguirà la cura per guarire o ignorando la prescrizione metterà a rischio la sua vita?
La vita morale e spirituale vanno di pari passo, sono come i due binari sui quali viaggia il treno, in questo caso il nostro corpo, se lei togliesse uno dei due binari, anche l'altro verrebbe meno.
Poi faccia attenzione a come esprimere la sua ricerca: non è Dio che vuole quello che il Papa dice, ma è l'esatto contrario è il Papa che deve obbedire a quello che Dio ha comandato!
Comprendiamo piuttosto il suo dolore nel non riuscire a trovare un sacerdote capace di aiutarlo, tuttavia la invitiamo a fare anche lei uno sforzo facendosi aiutare sia dalla preghiera quanto dall'umiltà. Umiltà nell'accontentarsi di fare intanto piccoli passi e non pretendere tutto e subito, per esempio. Oppure usare più spesso il confessionale. San Francesco d'Assisi prima di diventare ciò per cui lo conosciamo, ha passato due anni ad attendere le istruzioni da Gesù ed ogni giorno andava davanti al Crocefisso a chiedere: "Signore, cosa vuoi che io faccia?"
Se il Signore ancora non le risponde, è perchè forse lei non è ancora pronto per ricevere la chiarezza dottrinale, ma da come dimostra il suo messaggio la sua fede è ancora viva e accesa, non faccia spegnere questa fiammella, la curi, la coltivi con la preghiera, con la pazienza, con la fiducia.
Se lo riterrà opportuno, continui ad usare questo spazio per esprimere una domanda alla volta, di cosa la turba e la inquieta, ma non disdegni di recarsi dal suo sacerdote più vicino a lei ed intraprendere con lui un sereno colloquio dottrinale, riprenda la Confessione e i Sacramenti, si nutri dell'Eucaristia. Se non parte dalla radice non ci sarà possibile aiutarla perchè la nostra fede cattolica è credibile proprio a partire dalla preghiera e dal Culto, senza questi la dottrina perderebbe il suo senso e non sarebbe ne più ne meno di un libro di leggi, ben fatto si, ma privo di Vita vera.
Con la speranza di averla aiutata almeno in parte e scusandoci per la lunghezza della risposta, la ricordiamo nelle nostre di preghiere affidandola soprattutto alla Vergine Santa.
C'è una bella e semplice devozione detta delle Tre Ave Maria al giorno, la trovi in rete non è difficile, la usi a questo scopo, chieda a Maria Santissima di aiutarla a capire la sua strada, vedrà che non resterà deluso, dovrà solo pazientare ed essere perseverante.
Unisca sempre alle sue ricerche e domande la preghiera, non separi mai i due binari.
Cordiali saluti,
Lo Staff del Blog.

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